La Scjarnete

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La Scjarnete di G. Lazzarini-L. Cuoghi (1885)

  • 06.05.2017 al Teatro A. Moro di Cordenons
  • 13.05.2017 al Teatro P. Clabassi di Sedegliano
  • 10.05.2018 al Teatro di Zoppola
  • 18.05.2018 all’auditorium Zanon di Udine
con Marzia Silani (Anute) soprano, Andrea Biscontin (Laurinç) tenore, Paolo Cevolatti, (Sior Sualt) basso, Enrico Bianchi (Pieri) tenore

Trama de “La Scjarnete” di G. Lazzarini-L. Cuoghi

La vicenda è ambientata in un paese dell’Alto Friuli all’epoca della Repubblica Veneta nel XVIII secolo.
Anute, una giovane contadina, è ambita da siôr Sualt, benestante proprietario di negozio, ma già avanti con gli anni e da Laurinç, contadino con pochi mezzi di cui la ragazza è innamorata.
Gelosie, fraintesi, sospetti vengono fomentati dai pettegolezzi di un gruppo di giovanotti e ragazze che affiancano i protagonisti nelle varie scene.
Il momento culminante è quello della scjarnete, tradizionale spargimento di erbe e fiori nel mese di maggio davanti alle case delle fanciulle in età da marito, con le più varie intenzioni (gerani, rose, viole = amore appassionato; semprevivi = fedeltà; papaveri = rabbia; basilico = abbandono; ortiche = cattiveria; cardo = spigolosità; fiori vari, come rose, gelsomini, garofani = virtù; segale = superbia; sambuco = antipatia; i significati potevano cambiare da paese a paese).
Sualt con rose e viole per Anute fa la sua seria dichiarazione alla ragazza, suscitando le ire di Laurinç, tra l’altro geloso anche del dottor Giulio, che invece è innamorato di Gjigje, ma ostacolato da Bidin, padre di lei. Laurinç, sempre più sospettoso, litiga con Anute che non ne vuole più sapere di lui.
Ma, sciolti tutti i malintesi, la storia si chiuderà con un lieto fine tra i canti e i balli di una festa collettiva.


Dopo un lungo lavoro di ricerca, revisione e orchestrazione, ad opera del M° Contardo, il  6 e 13 maggio 2017 (Teatro A. Moro, Cordenons e Teatro P. Clabassi, Sedegliano) è stata rappresentata l'operetta La Scjarnete di G. Lazzarini (testo) e L. Cuoghi (musica), sempre con solisti, coro e orchestra dell'Associazione diretti dal M° Contardo , in collab. con l'Accademia d'Archi Arrigoni di S. Vito Tagl.to; preparatore del coro il M°Paolo Scodellaro; regia di Angioletta Mezzavilla. E' stata replicata nel 2018  nei teatri di Zoppola e Udine (auditorium Zanon) per la regia di Claudio Romanzin.

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